Analisi delle acque

D.lgs. 23/02/2023, n. 18

ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO

A CHI CI RIVOLGIAMO

Euroigiene offre i suoi servizi ad aziende e amministratori di condominio. Attraverso i nostri servizi queste figure possono adempiere agli obblighi di legge previsti nei rispetti della qualità dell’acqua adibita al consumo umano.

D.Lgs. 18/2023 aggiornato dal D.Lgs. 102/2025

Trasmissione dati→ obbligo invio tramite piattaforma nazionale AnTeA
Materiali a contatto → requisiti più severi per evitare contaminazioni
Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) → obbligatori in scuole, ospedali ed edifici prioritari, con autocontrollo interno
Legionella → controlli sempre obbligatori (spp., pneumophila, sierogruppi)
Nuovi parametri →
• dal 13/01/2026: “somma di 4 PFAS” (sostanze perfluoroalchiliche)
• dal 13/01/2027: TFA (acido trifluoroacetico)
Esenzioni → attività <10 m³/giorno e <50 persone servite
Entrata in vigore → operativo dal 19 luglio 2025

Euroigiene ti supporta per:
✔ Campionamenti ed analisi (Legionella, PFAS, metalli, … )

DA QUANDO DECORRONO GLI OBBLIGHI?

Gli obblighi di valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione interni decorrono fin da subito, e comunque tali obblighi dovranno essere osservati per la prima volta ENTRO il 12 GENNAIO 2029.

QUALI SONO LE SANZIONI?

In caso di inosservanza degli obblighi imposti dal D.lgs. 18/2023 e suoi provvedimenti attuativi, l’amministratore è soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie da euro 4.000,00 ad euro 30.000,00.

AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO

Il 21 marzo 2023 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023 n. 18 concernente la nuova disciplina della “qualità dell’acqua destinata al consumo umano”, con il quale sono stati introdotti nuovi adempimenti a carico dell’amministratore di condominio in materia di affidabilità degli impianti condominiali per la salubrità dell’acqua destinata al consumo umano.

COSA DEVE FARE L’AMMINISTRATORE ?

  • Informare i condomini degli obblighi di legge previsti in materia di controllo della salubrità dell’acqua potabile all’interno dei condomini.
  • Effettuare la valutazione e la gestione dei potenziali rischi per la salute nella
    distribuzione interna dell’acqua potabile nel condominio.
  • Adottare le necessarie misure preventive e correttive, proporzionate al rischio, per ripristinare la qualità salubre delle acque nei casi in cui si evidenzi un rischio per la salute umana.
  • Effettuare l’implementazione di misure preventive dirette ad evitare tali rischi.
analisi acque aziende e amministratori

COME SI ATTUA LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO?

  • Essa si attua mediante affidamento a soggetti competenti e/o a laboratori di analisi dal punto di consegna fino al rubinetto delle singole unità immobiliari dei condomini.
  • Essa si attua mediante la verifica degli impianti idrici condominiali, quali ad esempio le cisterne e/o autoclavi, ed i controlli dello stato di manutenzione degli impianti idrici interni, della pulizia e sanificazione dei filtri, degli eventuali sistemi di addolcimento delle acque o delle vasche di riserva idrica presenti negli edifici.

QUALI SONO GLI ULTERIORI OBBLIGHI?

L’amministratore dovrà per ciascun condominio trasmettere l’esito delle analisi di laboratorio nel sistema informativo centralizzato denominato “Anagrafe Territoriale dinamica delle Acque potabili” (AnTeA) entro dodici mesi dalla sua istituzione.

MA in caso di non conformità, dopo aver informato tempestivamente i condomini degli esiti, l’amministratore deve dare comunicazione all’ASL, vietare il consumo dell’acqua, e far provvedere ai correttivi e/o adottare ogni altro provvedimento per tutelare la salute dei condomini.

AZIENDE

Tutte le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite, le acque interessate sono quelle: trattate o non trattate, destinate a uso potabile, per la preparazione di cibi, bevande o per altri usi domestici, in locali sia pubblici che privati, utilizzate in un’impresa alimentare e incorporate negli alimenti o prodotti destinati al consumo umano nel corso della loro produzione, preparazione, trattamento, conservazione o immissione sul mercato. A prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne o in bottiglie o contenitori, comprese le acque di sorgente.

COSA SI INTENDE PER ACQUE SALUBRI E PULITE?

  • non devono contenere microrganismi, virus, parassiti e altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un pericolo per la salute umana;
  • devono soddisfare i requisiti minimi ovvero, i parametri microbiologici e chimici e i parametri pertinenti per la valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione interni;
  • devono essere conformi ai valori per parametri supplementari;
  • devono essere adottate le misure necessarie preventive e correttive.
acqua pulita e salubre

QUALI SONO I SOGGETTI TENUTI ALL’APPLICAZIONE DEL DECRETO

  • Strutture sanitarie, socioassistenziali in regime di ricovero, centri di riabilitazione e ambulatoriali e odontoiatrici;
  • Strutture ricettive, alberghiere, istituti penitenziari, navi, stazioni e aeroporti;
  • Ristorazione pubblica e collettiva, incluse mense aziendali e scolastiche;
  • Caserme, istituti di istruzione dotate di strutture sportive, campeggi, palestre e centri sportivi, fitness e benessere (SPA e Wellness), altre strutture ad uso collettivo quali ad esempio gli stabilimenti balneari.

CHI È IL RESPONSABILE?

Il GIDI (Gestore della Distribuzione Idrica Interna) ovvero il proprietario, il titolare, l’amministratore, il dirigente scolastico o sanitario, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idropotabile di distribuzione interno ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna e il punto d’uso dell’acqua.

QUALI SONO I COMPITI DEL GIDI?

I GESTORI DELLA DISTRIBUZIONE IDRICA INTERNA sono obbligati ad effettuare una valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni adottando le necessarie misure preventive e correttive, proporzionate al rischio, per ripristinare la qualità delle acque nei casi in cui si evidenzi un rischio per la salute umana.
La valutazione del rischio è differente a seconda della tipologia di edificio (immobili di grandi dimensioni, se per uso pubblico, se vi è la presenza di utenti potenzialmente esposti ai rischi connessi all’acqua) e della classe di rischio (classi di priorità a complessità decrescente A,B, C, D), ma devono essere adottate le necessarie misure preventive e correttive, proporzionate al rischio, per ripristinare la qualità delle acque nei casi in cui si evidenzi un rischio per la salute umana.

COME SI ATTUA LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO?

  • implementando un controllo olistico di eventi pericolosi e pericoli di diversa origine e natura (compresi i rischi legati a cambiamenti climatici, protezione dei sistemi idrici e continuità della fornitura);

  • dando priorità di tempo e risorse ai rischi significativi e alle misure più efficaci dal punto di vista dei costi;

  • limitando analisi e oneri su questioni non rilevanti, coprendo l’intera filiera idropotabile;

  • garantendo lo scambio continuo di informazioni tra i gestori dei sistemi di distribuzione idro-potabili e le autorità competenti in materia sanitaria e ambientale.


    Tutto ciò obbligherà i soggetti responsabili ad effettuare:
  • una valutazione e gestione del rischio che includa prelievo eseguito da soggetti competenti, analisi di laboratorio, da effettuarsi con frequenza minima annuale,

  • la predisposizione di un piano di autocontrollo degli impianti idrici interni, eventualmente anche integrato nel piano di autocontrollo haccp o nel DVR di cui al Decreto 81/08.

analisi acque

COME SI OPERA?

PRELIEVO DI CAMPIONI DI ACQUA

laboratorio analisi acque

ANALISI SECONDO LE NORMATIVE VIGENTI

SUPPORTO PER LE EVENTUALI AZIONI CORRETTIVE DA INTRAPRENDERE

I PARAMETRI ANALIZZATI CON MAGGIOR FREQUENZA

LEGIONELLA

Responsabile di un’infezione polmonare: la legionellosi. Si contrae inalando micro-goccie di acqua contaminata provenienti da impianti idrico-sanitari poco mantenuti.

BATTERI COLIFORMI, ESCHERICHIA COLI, ENTEROCOCCHI INTESTINALI

Indicatori di contaminazione che causano patologie gastrointestinali. Servono analisi di sanificazione e controlli in questo caso.

PIOMBO

Impiegato in rubinetteria e nei sistemi di distribuzione idrici. In seguito ad esposizione al piombo, si evidenzia un suo accumulo nell’organismo.

BATTERI COLIFORMI, ESCHERICHIA COLI, ENTEROCOCCHI INTESTINALI

Indicatori di contaminazione che causano patologie gastrointestinali. Servono analisi di sanificazione e controlli in questo caso.

LEGIONELLA

Responsabile di un’infezione polmonare: la legionellosi. Si contrae inalando micro-goccie di acqua contaminata provenienti da impianti idrico-sanitari poco mantenuti.

PIOMBO

Impiegato in rubinetteria e nei sistemi di distribuzione idrici. In seguito ad esposizione al piombo, si evidenzia un suo accumulo nell’organismo.

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